Francesco Paolo Palattella, campagnolo, vive a Noci tra la metà del 1700 e il primo decennio del 1800. Figlio di Vitantonio, campagnuolo, e Silvia Gorzelli, è cresciuto senza aver conosciuto il padre che risulta essere morto nel marzo 1758, probabilmente lo stesso anno della sua nascita. È sposato con Laura Maria Guagnano più o meno dalla fine degli anni Settanta del 1700. Muore nell’ottobre del 1810 a circa 53 anni a Noci nella casa di Santa Chiara.

Proprio nel 1810, pochi mesi prima della sua morte, i figli maggiori Vitantonio e Salvatore hanno un figlio a cui danno il nome di Francesco Paolo. Entrambe sono campagnuoli: Vitantonio ha 32 anni, marito di Catarina Piangivino, abita in strada La Torre; Salvatore ha 29 anni, abita in strada Santa Croce ed è sposato con Antonia Liuzzi. La figlia Silvia, l’anno prima a 25 anni, aveva avuto dal marito Lorenzo Notarnicola, campagnolo, la figlia Laura Maria (nome della nonna). I figli più giovani sono Giovanni, che al momento della morte del padre ha 15 anni, e Angelo Domenico, che ne ha 12. Angelo, campagnolo di strada Pedoti, sposa tra il 1821 e il 1822 Scalza Sparviero, che l’8 dicembre 1824 gli dà il primo figlio Francesco Paolo ma muore dopo una settimana; e così Angelo nel febbraio del 1825 sposerà in seconde nozze Antonia Maria Dongiovanni, figlia di un pastore. I testimoni delle sue nozze non sono personaggi del popolo ma pubblici amministratori: c’è una guardia rurale, il proprietario Francesco Tartarelli e un fondachino o fondachiere, cioè colui che gestiva i fondachi (magazzini pubblici), e si presentava quindi come un intermediario tra la pubblica amministrazione e i commercianti. Di Giovanni, campagnolo che sposerà a Noci nel 1816 Maria Vittoria Intini, seguiremo la discendenza ma possiamo anticipare che, per non si sa quale confusione, molto presto in tutti i suoi atti pubblici Giovanni viene chiamato Francesco Paolo, risultando omonimo del padre.

 

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